Cyber attacchi, hacker a più non posso, acquisti on line potenzialmente pericolosi, social che violano deliberatamente i dati di chi ne usufruisce… negli ultimi tempi la privacy personale ed aziendale ne sta subendo davvero di “tutti i colori”.
Le nuove tecnologie, neanche a dirlo, hanno amplificato una situazione già molto delicata e quello che era il concetto di “villaggio globale” elaborato da Marshall McLuhan si è esasperato divenendo un “regno indiscreto”.
Si assiste ad un vero e proprio business dei sentimenti, ad un arrembaggio selvaggio verso i dati personali, ad un “voyerismo” spasmodico per i segreti industriali di piccole medie e grandi aziende ovviamente il tutto a discapito della privacy.
E’ di pochi giorni fa la notizia che vede la firma di un nuovo Protocollo d’intesa sulla protezione dei dati personali nelle attività di sicurezza cibernetica, ad opera di Antonello Soro e Alessandro Pansa.
Lo scopo dell’accordo è quello di assicurare un efficace svolgimento delle attività informative per quanto concerne le minacce alla sicurezza cibernetica del Paese e allo stesso tempo un’adeguata tutela della privacy.
Sembrano quasi due concetti agli antipodi che, tuttavia, possono andare avanti di pari passo.
Qui ovviamente parliamo di livelli altissimi, ma da alcune statistiche, risulta che in Europa le piccole e medie imprese costituiscano il 70% delle realtà prese di mira dagli hacker.
I danni dovuti al cyber crime fanno rilevare, inoltre, cifre che si aggirano sui 500 miliardi l’anno; è evidente, dunque, che tutelarsi diventa a questo punto un obbligo.
I dati sono una fonte essenziale per ogni business, gestiti efficacemente, infatti, sono in grado di creare un impatto decisamente positivo su quelli che sono i propri asset lavorativi.
Va da se che elaborare strategie necessarie alla protezione degli stessi risulti senza dubbio una carta necessaria da giocare.
Il cammino in tal senso, per molti versi, risulta ancora piuttosto intricato, per questo è necessario avvalersi della consulenza di esperti del settore che sappiano trattare la materia senza sfociare in errori ingenui che possono però risultare fatali.
Per questo motivo, con il nostro settore di intelligence, abbiamo deciso di non tralasciare questo segmento, contando sul supporto di esperti del settore. Ci avvaliamo, inoltre, in qualità di infoproviding, di tutte le certificazioni necessarie in materia di sicurezza delle informazioni. Per la serie: “si predica bene e si razzola…bene”!
Virus, frodi informatiche, furti d’identità sono fonte di preoccupazione crescente e, dunque, incremento di costi per aziende e privati.
Poter contare sul supporto di un esperto consente al singolo o alla società in questione di evitare di incorrere in queste problematiche e quindi godere di un doppio vantaggio, ovvero non solo evitare uno spreco puramente economico per correre ai ripari in caso di cyber attacco, ma anche preservare un patrimonio inestimabile, mettendo al sicuro il proprio business.